Giorgio Rocca


06/08/1975
Livigno (SO)

PERCORSO AGONISTICO
E’ uno dei più grandi slalomisti che abbia mai avuto la squadra Azzurra. La sua storia in Nazionale va dal 1992 al 2010. Il 24 gennaio 1999 conquista il primo podio in Coppa del Mondo (3° nello slalom di Kitzbühel) Nel 2002 entra in primo gruppo tra i rapid gates e la prima vittoria arriva nel 2003 nello slalom di Wengen. Ma è il 2006 la sua stagione migliore quando colelziona ben 5 vittorie consecutive disputate a Beaver Creek, Madonna di Campiglio, Kranjska Gora, Adelboden e Wengen, diventando così il terzo sciatore nella storia a riuscire a vincere le prime tre gare della stagione, dopo Ingemar Stenmark e Alberto Tomba, ed eguagliando il filotto dello stesso Stenmark e di Marc Girardelli di 5 vittorie consecutive. Nel 2007 debutta con un podio e ci ritorna due anni più tardi a Garmisch, secondo dietro a Moelgg. Una lunga serie di infortuni lo costringe al ritiro dopo la sua ultima gara del 6 gennaio del 2010. Riassumendo: 11 vittorie, 7 secondi posti, 4 terzi posti.
Ha partecipato ai Mondiali di Sankt Anton ’95, Vail 1999, St. Moritz 2003, Bormio 2005, Åre 2007, Val d’Isère 2009. In totale ha portato a casa 3 bronzi: in slalom a St. Moritz e in slalom e combinata a Bormio.
Quindi ha preso parte alle Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002 e di Torino 2006. In questa occasione pronunciò il giuramento olimpico a nome di tutti gli atleti partecipanti ai Giochi.
Agli Assoluti ha collezionato 7 medaglie: 4 argenti e 3 bronzi.

PERCORSO TECNICO
Ritirato dalle competizioni è diventato subito maestro di sci, quindi istruttore Nazionale e Allenatore di II° livello nel 2010. Gestisce un negozio di articoli sportivi a Sankt Moritz dove ha aperto una sua scuola, la Ski Academy Giorgio Rocca. E’ co-fondatore di Sciare Campus. Da quattro anni è testatore di Sciare

Life Style:
Perchè mi piace sciare?
Mi piace sciare perché ricevo tante sensazioni Ed emozioni che ho vissuto per anni anche aldilà della performance. Lo sci è Libertà. Libertà di essere soli di potere come si vuole quando si vuole fare la curva dove si vuole in un contesto fantastico che la montagna.
Perché mi piace insegnare? Il piacere di insegnare viene dal desiderio di far vivere belle emozioni alle persone che decidono di fare questo sport al di là del loro livello, perché sono certo che ci si possa mettere in gioco per potersi migliorare, sempre. Tutto per fare vivere anche alle persone che decidono di sciare con me, sensazioni difficilmente descrivibili a parole.

Il mio obiettivo con l’allievo?
È quello di farlo divertire ed emozionare ma soprattutto far sì che non abbia remore a mettersi in gioco.Spesso agli sciatori non è mai stato insegnata la tecnica con l’obiettivo di raggiungere il progresso tecnico. Quello che ti porta a vivere emozioni intense. Lo sport mi ha dato davvero tanto e in ogni occasione in cui insegno cerco sempre di trasmettere all’allievo quelle emozioni che ho vissuto e che mi hanno fatto piangere dalla gioia nel corso della mia carriera.
 

 


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